Il linguaggio è il meccanismo con il quale si effettua la comunicazione.
Distinguiamo tra:
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linguaggi naturali, utilizzati nella comunicazione quotidiana tra gli esseri umani, privi di una definizione rigorosa ed in continua evoluzione, spesso presentano ambiguità ma hanno enorme potenza espressiva
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linguaggi formali, creati dall'uomo per scopi precisi, secondo regole convenzionali esplicite che non ammettono eccezioni e non consentono sinonimi e omonimie.
Il significato di una frase di tali linguaggi è sempre privo di ambiguità, è sempre possibile determinarne la correttezza (grammaticale), ma essi hanno potere espressivo limitato.
Gli elementi che caratterizzano un linguaggio sono:
- un alfabeto: insieme finito e non vuoto di simboli convenzionali espressi con segni tipografici detti caratteri, con i quali si forma il lessico (le parole costruite con l'alfabeto).
- la grammatica: insieme finito e non vuoto di tutte le regole per generare frasi (enunciati, proposizioni) a partire da espressioni (opportune sequenze finite di parole).
- la sintassi: è l’insieme delle regole "grammaticali" che specificano in quali modi le parole si possono combinare tra loro per generare frasi, e in quali modi le frasi semplici si possono combinare per generare frasi complesse. Invertendo la procedura, la sintassi permette di analizzare una qualsiasi sequenza finita di parole e di decidere se la sequenza appartiene o no all’insieme delle frasi.
- la semantica: l’insieme di regole che governano l’interpretazione delle parole e delle frasi, stabilendo quale ne sia il significato.